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lunedì 28 maggio 2012

Come un romanzo | Daniel Pennac | Feltrinelli

Ecco oggi per tutti voi la prima recensione di Strawberry per i lettori di Thesocialreading.com


Ok ok per chi non conoscesse Strawberry lascio direttamente a lei il compito di introdursi...:  "Strawberry è una ragazza di 26 anni con tanti sogni e tante idee in testa, ma nessun buon senso nella vita pratica. Ha una valigia sempre con sé nei suoi mille spostamenti lungo la penisola e oltre i confini nazionali. Non è raro che quest'ultima sia piena di libri, suo grande amore fin dall'infanzia. Oltre a questi troverete anche la sua macchina fotografica e una scorta infinita di smalti colorati"


Oltre a trovare spesso le sue recensioni sul nostro blog potrete poi continuare a seguire le sue avventure sul suo blog personale: UNA FRAGOLA AL GIORNO



Senza indugiare oltre vi lascio alla sua recensione del libro fantastico di un autore molto amato...Monsieur Pennac :-)

Come un romanzo
Daniel Pennac – 1994
Feltrinelli


In pillole:  
Il Professor Pennac trae dalla sua pluriennale esperienza nelle scuole francesi l’ispirazione per parlare dell’amore per i libri e per la lettura. E cerca di segnare la differenza tra il bisogno di leggere, ostentato, invocato ma privato ormai del suo valore da atteggiamenti sociali scorretti, e il piacere, autentico, di leggere, difeso a spada tratta attraverso i “Diritti Imperscrittibili del Lettore”.

Temi: l’amore per i libri, il piacere della lettura, l’accusa di ipocrisia verso coloro che idolatrano il libro e invocano la sacralità del bisogno di leggere senza sapere perché si legge e perché piace leggere.

Leggilo se:
  • Se ami Pennac
  • Se pensi che leggere sia uno dei piaceri più grandi nella vita


Veniamo a noi:

In questo saggio, Pennac tira un pò le orecchie a tutti noi. Attraverso l’analisi dei comportamenti che si hanno in famiglia, a scuola o in società verso i libri e verso la lettura, l’autore smaschera l’ipocrisia di coloro che affermano tra tv, giornali e circoli culturali, l’assoluta e fondamentale importanza del leggere senza spiegare davvero perché leggere è così importante. Ma, soprattutto, senza far capire alle nuove generazioni quale meraviglia sia l’atto di aprire un libro e abbandonarsi alle sue parole e ai mondi che esse evocano. Pennac è stato professore di francese per anni e durante lo svolgimento della professione ne ha viste davvero tante. E’ il ricordo di queste esperienza che lo spinge nella sua difesa dell’amore per la lettura e a mostrare le linee guida, rivolte a tutti noi, genitori, insegnanti o semplici membri della società,  attraverso le quali dare agli adolescenti la possibilità di amare davvero la lettura. Concedendo loro, ovviamente, anche il diritto di non leggere. Ma solo una volta capito a cosa realmente si sta rinunciando. Le riflessioni dello scrittore francese inducono a una riflessione forzata non solo dei comportamenti sociali, ma anche dei propri. Quante volte non siamo stati in grado di trasmettere agli altri il vero motivo per cui la lettura è per noi un’attività fantastica senza la quale non potremmo vivere. E quante volte, ripensando alla scuola o ai professori universitari, siamo arrivati alla conclusione che se Manzoni o Dante sono così poco amati non è colpa degli studenti. In Italia, non è un mistero, si legge sempre meno. E c’è da chiedersi se non sia il caso di cominciare ad attuare le indicazioni di Pennac, prima ancora che a scuola, a casa, con la nostra famiglia e con gli amici.




La Frase che mi piace: Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.”

Recensito da: Strawberry

martedì 22 maggio 2012

FACEBOOK IN THE RAIN | Paola Mastrocola | Guanda


FACEBOOK IN THE RAIN
(PAOLA MASTROCOLA - 2012)
Guanda

INTRO:
Compro questo libro perchè mi attira il fatto che nel titolo sia menzionato facebook: non ho voglia di manuali che mi spieghino i trucchi del mio social network preferito ma un bel racconto dove FB è protagonista mi incuriosice proprio!
Nota bene: non trattasi di vero e proprio libro ma di una sorta di racconto lungo da leggere diciamo in un paio d’ore di tranquillità (125 pagine scorrevolissime)!
Poi a me la Mastrocola è proprio simpatica perchè insegna lettere in un liceo e, nonostante il successo che i suoi libri le hanno dato negli anni, non ha mai smesso di svolgere il suo lavoro di insegnante che, a questo punto, credo che ami moltissimo!!!
In pillole:  
Evandra, giovane vedova dell’Aurelio, fa la casalinga e vive in un piccolo paesino del centro italia.
Le sue giornate sono fatte di casa e di cimitero, dove passa lunghe ore in compagnia delle altre vedove. Questa è la sua vita, fatta di monologhi con il defunto marito e di appuntamenti macabro-sociali con le altre signore del cimitero (le partite a carte, il panettone a Natale....tutto rigorosamente tra le quattro mura del cimitero!)
Il problema nel tranquillo tran tran della vita dell’Evandra si pone nei giorni di pioggia...cosa fare in quei giorni in cui non è possibile andare al cimitero? La nostra vedova si sente sola ed annoiata e, proprio così, in seguito al consiglio presto chiesto e presto dato dalla sua pimpante amica Rosalena, inizia a muovere i suoi primi passi su Facebook!
Di colpo Evandra scopre un mondo meraviglioso che fino ad allora le era del tutto ignoto: prende lezioni di Facebook e la sua vita cambia, si popola di personaggi un po' veri e un po' finti, buoni, cattivi, enigmatici, timidi. E tra questi, persino un innamorato...

Temi: come è tipico della Mastrocola, affronta in modo quasi “da ridere” e leggero un tema che in realtà tanto ridere poi non fa, quello della DIPENDENZA dal web e dai social network in particolare. E di conseguenza il tema della trasformazione delle relazioni avvenuta in seguito a questa rivoluzione teconologica, alle migliaia di amici in più che ora tutti ci troviamo ad annoverare ma che non sappiamo con certezza se siano reali o SURROGATI...
Poi c’è il tema della SOLITUDINE: di persone chiuse e schive e magari non più giovanissime che si illudono di trovare una salvezza nel virtuale ma che ben presto devono fare i conti con un “mezzo” che, nonostante la promessa di una vita sociale più ricca e più piena,  nasconde anche parecchie insidie.


Leggilo se:
  • Vuoi riflettere su un tema attuale senza appesantirti con trattati o saggi sulle dipendenze
  • Vuoi sorridere (amaramente) di situazioni talmente paradossali da apparire ridicole.
  • Vuoi conoscere dei personaggi un po’ sopra le righe e un po’ naif che la Mastrocola sa descrivere egregiamente

Non leggerlo se: non sai neanche cosa sia facebook!

La Frase che mi piace:” Facebook non esisteva. O meglio, era una specie di mondo parallelo, un fiume che ti scorre accanto, che tu senti ma non vedi.


Spunti & appunti di PSICOLOGIA:

Le nuove tecnologie hanno un impatto forte sulla quotidianità di molte persone. Una parte di queste conseguenze spesso è positiva e capace di allargare i nostri orizzonti, basti pensare a quanto internet abbia cambiato le nostre abitudini e come tutto d'un tratto ci si scopra a considerarlo per molti versi indispensabile nella nostra vita.
I social network poi hanno effettuato una rivoluzione ulteriore, perchè se internet permetteva di metterci in contatto in tempi brevissimi con un numero illimitato di informazioni, con facebook e similari ci siamo resi conto di potere essere messi in contatto con un numero infinito di persone: negli Stati Uniti una coppia su 4 si è conosciuta proprio grazie ai social network.
In parte questo cambiamento è inevitabile e fa parte di una cultura sempre più improntata alla mobilità e alla virtualità, contesto che permette di avvicinarci senza grandi timori a chi ci è sconosciuto, facendoci conoscere dapprima attraverso un velo che possiamo almeno in parte controllare con una certa sicurezza.
L'effetto collaterale indesiderato da monitorare? Non colludere con la nostra paura di entrare in una relazione autentica con l'altra persona, ma utilizzare la parte Social alla stregua di un primo passo cui dovrà seguire un contatto più "umano".

Luca Mazzucchelli

lunedì 14 maggio 2012

L'arte contemporanea spiegata a tuo marito | Mauro Covacich | Editori Laterza

L’ARTE CONTEMPORANEA SPIEGATA A TUO MARITO
 (MAURO COVACICH- 2011)
INTRO:
Il titolo strizza l’occhio alle donne e l’autore le blandisce anche nell’introduzione, dicendo che “in genere le donne mostrano più curiosità verso le cose nuove e soffrono maggiormente l’ignoranza”. Ma il libro si rivolge a tutti noi (fatti salvi pochi veri esperti…), che, pur curiosi e sinceramente interessati, abbiamo guardato con aria basita e spesso un po’ seccata alcune delle più famose e al tempo stesso criptiche opere d‘arte contemporanea. Se vi siete chiesti perché i tagli nelle tele bianche di Lucio Fontana abbiano meritato la sala più bella del Museo del Novecento di Milano, questo libro non solo vi aiuterà a capirlo, ma forse vi farà anche venire voglia di tornare sui vostri passi e guardare meglio…..

In pillole:  
Mauro Covacich passa in rassegna trenta quotatissimi artisti e, dedicando a ciascuno non più di tre paginette, riesce a illuminarci sul senso delle loro opere e delle loro poetiche e, in sole 109 pagine di scrittura semplice e divertente, ci fa fare un favoloso viaggio nel mondo dell’arte contemporanea.
Temi:
L’arte contemporanea è spesso ostica, per molti addirittura incomprensibile. Per alcuni è una beffa, per altri è uno schiaffo alla miseria quotare milioni di euro una cosa che “ la saprei fare anch’io ….”
L’autore parte da questo presupposto e carica queste posizioni un po’ superficiali e qualunquiste sulle spalle di un fantomatico marito-tipo, trascinato per mostre e musei da una moglie-tipo curiosa e colta. Capitolo dopo capitolo, autore dopo autore, suggerisce alle mogli come riuscire a cancellare dalle facce dei propri uomini quei punti interrogativi che gli si disegnano davanti a certe opere d’arte.
Con questo escamotage simpatico, l’autore ci accompagna attraverso le opere di alcuni dei maggiori autori dell’arte contemporanea, mostrandoci quanto di grande e profondo può esserci sfuggito, o magari non abbiamo saputo cogliere al meglio.

Leggilo se:
  • Hai voglia di saper dire qualcosa se ti chiedono cosa ne pensi dell’ultima performance di Marina Abramovich.
  • Stai progettando una visita alla prossima Biennale di Venezia
  • Non vuoi farti beccare impreparato se decidi di scroccare un aperitivo al prossimo vernissage in Triennale (se sei a Milano), o al Guggenheim (se sei più fortunato e sei a New York o a Bilbao)
  • Ti piace l’arte contemporanea e vuoi ripassare attraverso le sue tappe fondamentali

Non leggerlo se:  sei un critico tutto d’un pezzo e pensi che sull’Arte ci sia poco da scherzare.
La Frase che mi piace: …. mi sono fatto la convinzione che, nonostante sia sponsorizzata dai grandi marchi, soggetta alle più ciniche speculazioni del mercato, virata in argomento cool, circonfusa di un’aura glam, spruzzata di quell’effervescenza fatua e accattivante che chiamiamo mondanità, l’arte abbia ancora, forse oggi più che mai, qualcosa da dire.


Recensito da: VM

lunedì 7 maggio 2012

SENZA TOCCARE IL FONDO | Naomi Alderman | Edizioni Nottetempo

Bonjour à tout le monde!

Eccoci con la recensione di questo lunedì 7 maggio, giornata in cui siamo lietissimi di introdurvi la nostra collaboratrice "mascherata"...chi sarà mai l'affascinante fanciulla che si nasconde dietro lo pseudonimo di Marie Antoinette?

Vedremo se con il tempo riusciremo a scoprire qualcosa in più sul suo conto :-)

Per il momento sappiamo solo che Marie Antoinette è golosa di dolci (brioches in particolare...), colleziona scarpe e cappelli bizzarri e ama molto leggere i libri in lingua originale perchè è una vera intellettuale ;-) ...e quindi ecco oggi la sua recensione di un libro letto in lingua inglese.

PS:Ogni volta vi diremo anche il titolo in italiano del libro recensito...sempre che sia stato tradotto :-)))

SENZA TOCCARE IL FONDO
(Titolo originale: THE LESSONS
Edizioni Penguins)
NAOMI ALDERMAN – 2011

In pillole:  
James, studente di Oxford iscritto al primo anno di Fisica vede stravolta la sua esistenza piatta e monotona dall’incontro con la bella violinista Jess. I due si mettono insieme e lei lo introduce un giro di amicizie molto “ben inserite” nella società oxfordiana e nel micro mondo universitario tutto feste e poco studio.
Re del clan è il carismatico e ambiguo Mark che trascinerà l’intero gruppo, James incluso, a trascorrere gli anni dell’università nella sua ricca casa vittoriana.
Durante gli anni di Oxford, quella casa diventa per tutti un luogo magico, dove è possibile rifugiarsi in una sorta di infanzia irresponsabile. Quando l’Università finisce e per tutti arriva il momento di affrontare la realtà, James non sa più rinunciare a una passione che fino a quel momento non aveva voluto ammettere nemmeno con se stesso. Fino a quando la tragedia li colpisce e tutti si vedono costretti a dover ritrovare il senso delle loro vite.

Temi: L’irresistibile leggerezza della gioventù universitaria, l’amicizia, il rapporto figli-genitori e l’omosessualità sono i temi principali di questo libro che lascia con il fiato sospeso fino alla fine.

Leggilo se:
  • Se ti sembra o ti è capitato di sfiorare il fondo e di dover ricominciare da capo
  • Se ti divora una passione dilaniante che fai fatica ad ammettere persino con te stesso
  • Se ti senti pronto ad analizzare il labile confine tra normalità e follia
Non leggerlo se:
·         Se sei moralista e omofobico

Veniamo a noi:
La giovinezza spensierata e vissuta oltre ogni limite porta James, Mark e il gruppo di amici a vivere gli anni di Oxford in una comunità dorata, dove ognuno nasconde un segreto o una passione sfrenata che cambia per sempre la vita del protagonista.
Negli anni successivi alla laurea tutti indossano una maschera di normalità che è preludio della tragedia.

Solo toccando il fondo e ritrovandosi soli con il proprio dolore o fallimento siamo davvero in grado di liberarci di ciò che ci distrugge e ricominciare da capo.
Il libro ci insegna a non dare nulla per scontato perché il confine tra il bene e il male, tra la normalità e la follia è molto labile e tutti noi, prima o poi, ci troviamo da una parte o dall’altra.


La Frase che mi piace:” Una vita senza dolore è insopportabile”




Recensito da: Marie Antoniette

mercoledì 2 maggio 2012

Poesia | Giocolieri di luce e ombre

GIOCOLIERI DI LUCE E OMBRE
Laura Scolari (Edizioni Giovane Holden)

 INTRO: Le poesie sono come i quadri, non si può essere certi di capire davvero cosa volesse dire l'autore ma conta l'impatto che hanno su ognuno di noi... Noi leggiamo coi nostri occhi non con quelli del poeta...(BP)




Leggo questa raccolta di poesie e rimango affascinata dalla capacità del poeta di trasmettermi angoscia e dolore e poi di fornirmi lumini di speranza.
Dalle sue poesie trasuda sofferenza, voglia di gridare, desiderio di scuotere gli animi della gente “dormiente”, abituata a farsi letteralmente “scivolare addosso” ipocrisie e ingiustizie, come portasse un impermeabile perenne.
E quando tutto ormai sembra perduto, ecco una luce, una piccola luce di speranza, da cogliere e far propria.
Il poeta usa espressioni semplici, qualche volta sembra disposta a sembrare lei stessa “banale” nel descrivere la grande “pochezza” del mondo.
Ma la chiave di lettura è proprio questa, la semplicità: attraverso gli occhi di bambini e fanciulli il mondo appare molto più semplice e certamente più facile da cambiare…e nel contrasto di queste creature pure con anziani stanchi e affaticati si riassume il lungo cammino che aspetta ognuno di noi.
Nella certezza dell’impossibilità di comprendere l’amore e la gioia senza aver vissuto il dolore e la lacerazione.

A chi scrive è particolarmente piaciuta la poesia “Leoni”, in quanto vi ha trovato la vera salvezza, la certezza che tra noi ci sono persone in grado di capire il dolore oltre che viverlo, di cambiare le rotte oltre che sperare, di gridare al mondo senza vergogna oltre che credere…ed ecco svelato l’arcano, queste persone sono i poeti .

Recensito da BP


LEONI
Siamo leoni della luce
portiamo diamanti nel cuore
e parole di perle per criniera,
assaporiamo l'aria di una nota
mentre corriamo nelle valli della mente
e i nostri ruggiti infrangono prepotenti
le barriere della sterile monotonia.
Non cercate di ammaestrarci
siamo fiere di pura energia,
ma se ci accondiscenderete
vi faremo salire sulla nostra groppa
e assaporerete scintille di violenta poesia.
Noi siamo i re e le regine delle terre
infinite dell'anima.



Martin Luther King
  

L’AUTRICE
Laura Scolari è nata nel 1981 a Nogara, un paesino in provincia di Verona. Da sempre appassionata di letteratura e storie per bambini, dopo il liceo la sua passione per il mondo anglosassone la porta a iscriversi a Lingue e Letterature Straniere presso l’Università Degli Studi di
Verona. Laureatasi con una tesi su Thomas Otway, si accosta a varie case editrici in veste di traduttrice letteraria, di autrice di libri e racconti per bambini, di testi scolastici e dizionari per la didattica della lingua inglese, di lettrice.
Ama la musica rock, il cinema francese in bianco e nero, il vintage, i bottoni, la cioccolata, adora scattare foto con la sua Lubitel, le piace la solitudine e odia parlare di sé.

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