DA QUESTO LIBRO PRESTO UN FILM
(SIMONA TOMA– 2011)
MONDADORI
Questo libro
in questi giorni compie un anno. E per l’occasione l’ho rispolverato per
presentarvelo. Prima però vi devo confidare un segreto: la scrittrice, Simona
Toma, prima ancora di essere l’autrice di questo romanzo, è una mia amica. Ma
non è per questo che vi dirò che la sua opera prima non sembra affatto un
esordio, che si tratta di una storia d’amore e giovinezza che si lascia leggere
in un soffio, che i personaggi vi mancheranno una volta chiuso il libro e che
queste pagine tutte rosa vi strapperanno un sacco di risate e di sospiri
nostalgici….
Ma veniamo
al dunque…
In pillole:
Toni, Matilde e Clementina sono inseparabili
come solo al liceo le amiche sanno esserlo. Ciascuna con la propria tipicità,
così diversa dalle altre, formano un trio male assortito ma assai affiatato e
buffo. Attorno a loro poi gravita un mondo di personaggi in cui ciascuno di noi
potrà ritrovare qualche vecchia conoscenza dell’ingrata adolescenza. Ovviamente,
come nella migliore tradizione delle storie al femminile, c’è di mezzo un
ragazzo: ovviamente è bello, ovviamente è fascinoso, ovviamente fa un lavoro
figo, l’aiuto regia. E così le tre diciottenni si ritroveranno catapultate nel
cinema milanese, poco patinato e alquanto assurdo, abitato da personaggi
grotteschi ed esilaranti, non troppo diversi da quelli che lo popolano in
realtà. Se la missione sentimentale avrà successo dovrete scoprirlo da voi….
Temi:
L’amicizia incondizionata, il colpo
di fulmine che ti toglie la ragione e ti rende una mina vagante, l’energia e la
spregiudicatezza dell’essere pronte a tutto e quella certa sana ingenuità che
rende – per usare le parole dell’autrice – “integraliste dell’amore”. E ancora,
i sogni ad occhi aperti e l’amarezza delle prime delusioni e, di sfondo, un
mondo – quello del Cinema – che può sembrare inarrivabile e dorato, ma che si
dimostra poi duro come la realtà e pieno di falsi luccichii e di contraddizioni
come la vita.
Leggilo se:
-
hai voglia di celebrare la memoria del tuo
ultimo anno di liceo e tutte le follie fatte per amore
-
se ti piacciono le storie di amicizia al
femminile e i suoi pasticci
-
se pensi che il rosa shocking si intoni bene con la carta da parati del tuo
salotto
-
se vuoi un libro da leggere tutto d’un
fiato, ridendo e sorridendo, da regalare poi alla tua migliore amica con una
dedica piena di sentimento
-
se ti piace l’umorismo intelligente e
apprezzi la scrittura arguta di chi ha talento ma non si prende troppo sul
serio
Non leggerlo se:
- se pensi – citando l’autrice – che
“l’amore quest’anno non si porta. E’ out, come il marrone”.
- sei un aiuto regista figo e un po’
stronzetto e non hai il senso dell’umorismo.
La Frase che mi piace
“Per Clementina l’amore trionfa. Per Matilde l’amore è un calcio in bocca
con gli anfibi… Io nel mio piccolo mi sento di proporre una soluzione di
compromesso, cercando di riconquistare un ruolo nelle vite delle mie quasi ex
amiche. L’amore non vince, non perde. L’amore pareggia”.
Imperdibile poi la pagina dei ringraziamenti
e la biografia – auto redatta – dell’autrice
Leggi anche l'intervista all'autrice!!!!
·
Cara Toma, il tuo status di Facebook, alla
voce "lavora presso" dice Fine dicitrice di sublimi minchiate presso le vostre menti. Dicci come è iniziata questa carriera spericolata.
Io
rivendico con orgoglio la mia verve cazzara.
Posso
iniziare così questa intervista?
Scrivere
è sempre stata la più diretta e immediata emanazione dei miei neuroni ubriachi
e folli, è sempre stato il mondo in cui loro si spalmavano su un foglio,
schermo, status di Fb, tweet e via dicendo.
Sembro
troppo fanatica se ti dico che scrivere è come respirare e che respirare è come
dire minchiate per me? Non lo so, fare la pagliaccia è una specie di talento
naturale.
E
un pazzo ha deciso che tutto questo dovesse diventare un libro.
Io
dico un pazzo ma, in realtà, si tratta di rinomatissimo e augusto editor/autore
bestelleraro di Mondadori, Francesco Gungui, che un giorno di tre anni fa
(quando tutto questo è cominciato, giugno 2009) gli ha detto sfiga e si è
imbattuto nelle mie sudate carte: i primi cinque capitoli di quello che sarebbe
poi diventato “Da questo libro presto un film”. Quindi, io sono un esempio,
romantico, da favola, di una cui si è avverato un sogno: mi sono trovata al
posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta e con la cosa giusta.
Tutta
una roba molto giusta, insomma!
- · Un aspetto del libro che mi sta particolarmente a cuore è la descrizione dei personaggi della troupe cinematografica. Mi sta a cuore perché mi posso vantare di aver ispirato un personaggio raccontato in modo particolarmente bonario... Qualcuno si è lamentato riconoscendosi?
Io
amo questa domanda, ho bisogno di dirtelo!
Qualcuno
più che lamentarsi, ha fatto finta di niente, ha cercato di non darmi
soddisfazioni, salvo poi dire che il libro era una cagata pazzesca e che io mi
ero montata la testa.
Figurati,
io manco ce l’ho una testa da montare e se ce l’ho sta persa tra le nuvole!
Trattasi
di classico caso di rodimento, da manuale direi.
In realtà, un giorno ho sgamato due miei ex
fidanzati, da bassissima classifica e in lotta per non retrocedere, riparati in
un angolo, nascosti e poco illuminati (gli ex sono sempre poco illuminati) che
si dicevano reciprocamente “Qua sono io”, “Eh no qua sono io”, “Eh ma il bidone
in questa maniera gliel’ho dato io”, “Sì ma quello fidanzato ero io”… Ok abbiamo capito chi è stato quello più
stronzo.
Questo libro per me è stato la mia personale campagna
contro l’inquinamento sentimentale.
E ho vinto, sai perché?
Perché incontrare uomini sbagliati può essere molto utile se poi
incontri l’editor giusto che ti fa scrivere un libro.
In
ogni caso, ribadisco non si tratta di un libro autobiografico, davvero, è solo
un libro scritto da me!
·
Dacci un'immagine
che racconti come lavora una scrittrice nella Milano di oggi.
Io
mi sono innamorata perdutamente di Milano.
La
nostra storia è molto difficile ma piena di cose, di emozioni, di belle parole
ma anche di cose pessime.
Qui
è cominciata la mia seconda vita, la più “mia” che abbia avuto fino a questo
momento.
E
mi piace scrivere di Milano, al punto, che ci sto ambientando anche il mio
secondo libro.
Milano,
secondo me, è molto raccontabile perché è una storia continua, tutto quello che
succede quando esci da casa è degno di essere raccontato.
È
così piena di umanità e disumanità che non si finirebbe mai di dire!
Io
quando ho scritto il libro, dovendolo ambientare a Milano e conoscendola ancora
poco (due anni fa), me ne andavo in giro con il naso all’aria cercando di
catturare ogni minimo dettaglio e respiro. E così facendo mi sono imbattuta,
per esempio, nel meraviglioso Orto Botanico di Lambrate dove ho ambientato una
bella scena romantica tra i miei protagonisti.
Ma
devo dire anche che i miei amici milanesi
(e tu ne sai qualcosa) mi hanno molto aiutato, soprattutto nel
correggere i miei errori apocalittici e i miei riferimenti geografici e
toponomastici sbagliatissimi.
·
La frase con cui
vorresti essere ricordata.
In
genere, una frase di Andrea Pazienza: “Amatemi”!
Se
devo usare una frase del mio libro, ti direi: “L’amore pareggia” perché è
profondamente vero.
- · L'aneddoto con cui non vorresti mai essere citata.
Nessuno,
oramai non provo più vergogna di niente!
- · Dove sono oggi Toni, Tilde e Clementina?
Stanno
capendo, insieme a me, cosa fare da grandi.
- Stai scrivendo un nuovo libro????
Sì,
devo citare uno dei miei film preferiti “Harry, ti presento Sally” quando
Harry, la notte di Capodanno dice a Sally: “Quando scopri che vuoi passare il
resto della tua vita con qualcuno, speri che il resto della tua vita cominci il
prima possibile”.
Ecco,
io lo posso dire rispetto alla scrittura e al mestiere dell’autore: “quando
scopri cosa vuoi fare per il resto della tua vita, speri che il resto della tua
vita cominci il prima possibile”.
E,
forse, il resto della mia vita è già cominciato!
Recensione ed intervista a cura di VM
Bella intervista!!
RispondiElimina...e dovresti vedere che bella l'intervistatrice :-))
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