Finché le stelle saranno in cielo
Kristin Harmel
Garzanti
Finché le stelle saranno in cielo è un best
seller nel senso più canonico del termine, un grande successo in patria e
conteso dagli editori di mezzo mondo. Arrivato in Italia lo scorso settembre,
non ce lo siamo fatti sfuggire mentre si prevede un adattamento cinematografico
a confermare la fama raggiunta dal titolo.
In pillole:
Hope ha 36 anni, un matrimonio alle
spalle che ancora brucia, una figlia dodicenne che sembra avercela sempre con
lei e una pasticceria, eredità della nonna Rose, in difficoltà finanziarie.
Passa le sue giornate a sfornare tortine, muffin e cupcakes e a rimuginare su
ciò che ha sbagliato nella sua vita. Quando tutto sembra andare sempre peggio,
un evento assolutamente inaspettato le stravolge l’esistenza.
Una lista di nomi misteriosi e la
richiesta della nonna, malata di Alzheimer e custode di un doloroso segreto che
non ha mai condiviso con nessuno, di andare a Parigi per scoprire la verità su
sul suo passato, la proietteranno in un’avventura che si snoderà tra le rive
della Senna fino alle coste americane e di Ellis Island: un viaggio a ritroso
in un doloroso passato, una storia d’amore e separazione, che le
permetterà di scoprire le sue vere origini e rivelare la sua vera se stessa.
Temi:
Al centro della vicenda vi è
sicuramente il tema dell’Olocausto.
Rose, la nonna della protagonista
Hope, è scampata alla persecuzione
nazista e alla reclusione nei campi di concentramento attraverso una via di
fuga difficile e dolorosa che l’ha vista troncare nettamente con il passato e
costretta a rinnegare la sua fede ebraica per un’identità fittizia che non le è
mai appartenuta.
Arrivata ormai quasi alla fine del
suo viaggio in questo mondo e afflitta da un morbo terribile come può essere l’Alzhaimer che le sta divorando il suo passato, Rose si decide a svelare il
suo triste segreto e chiede aiuto alla nipote Hope per risolvere il mistero che riguarda la sua famiglia.
Hope si troverà così a fronteggiare
un passato scottante, in cui la Storia
reclama a gran voce il suo ruolo mentre il tema della Memoria si fa protagonista. Non mancano infine la vicenda amorosa e una certa
introspezione sul tema delle radici
e di quanto il passato e la sua comprensione determinino anche il nostro
presente e il futuro.
Leggilo se:
- Sei in
cerca di una storia commovente
- Se ti
piacciono le tematiche importanti ma trattate in modo più soft rispetto
alla norma
- Credi
che il passato e la Memoria siano fondamentali per capire il presente
Non leggerlo se:
- Non ami
i best seller
- Non ami
leggere libri su tematiche come l’Olocausto e la seconda Guerra mondiale
- Credi
che queste tematiche siano spesso sfruttate per “vendere di più”
Veniamo a noi:
Finché le stelle saranno in cielo narra una storia di
amore, memoria, dolore e perdono. Il tutto condito dallo zucchero a velo e la
crema di burro che decora i dolci venduti dalla pasticceria North Star di
proprietà della famiglia di Hope, ora custode di tutti i suoi segreti. Quello
che però aspetta la protagonista, una donna delusa dalla vita e dall’amore, è
un’incredibile scoperta e un’avventura a ritroso nel tempo, in un passato
troppo a lungo taciuto.
Rose, la mamie (nonna) di Hope, le rivela infatti di non essere cattolica
come per tanti anni ha dichiarato, ma ebrea, scampata alla morte e ai campi di
concentramento nazisti.
Incaricata di scoprire la verità
sulla famiglia della nonna, Hope si inoltrerà in una delle tragedie più grandi
e terribili della Storia dell’uomo: l’Olocausto. Una tematica difficile, spesso
temuta dai lettori perché impossibile digerire, che qui però viene trattata in
maniere decisamente soft, rapportandolo a un presente che a volte guarda
indietro a tali eventi in modo sbiadito e confuso, un inconscio meccanismo di
difesa contro orrori impossibili da dimenticare, ma che in essi può trovare la
giustificazione del suo essere. Hope troverà una famiglia nuova e un passato
che è il suo, quello delle sue origini, ed è grazie a questo viaggio nella
storia di Rose, nella sofferenza che la guerra e le sue tragiche conseguenze
portarono, nel dolore della separazione dalle persone che più amava, la sua
famiglia e l’amore della sua vita, in quel sentimento di disfatta e morte che
la nonna ha sempre portato con sé e che l’ha resa indifferente al mondo…il
passaggio attraverso questa via d’amore, dolore e ricordi, aiuterà Hope a
scoprire il suo vero io e dare una possibilità, di amare e di vivere, a se
stessa e a sua figlia Annie.
La storia narrata dalla Harmell torna
a mettere in evidenza quanto la Memoria storica sia fondamentale per il futuro
dei popoli. Perché gli errori non si tacciono e
non si dimenticano, ma si vivono consapevolmente per interiorizzarli e
superarli e mai più commetterli. Nella Memoria vi è la nostra identità. Ed è per
questo che anche un dolce come la tortina stella (la cui ricetta insieme alle
altre della pasticceria fanno da introduzione a diversi capitoli) diventa il
simbolo di un passaggio, dal vecchio al nuovo, dal passato al futuro, dal quale
trarre insegnamenti e dar valore alla nostra esistenza.
La Frase che mi piace:
Nessuno ha
la vita che si aspettava, ma è il modo in cui ci si adatta alle difficoltà a
determinare se si è felici o no.
Recensito da: Strawberry per The
Social Reading
L'ho finito di leggere da qualche giorno, mi è piaciuto molto.
RispondiEliminaQuella frase l'ho sottolineata anch'io! :)
This is a greeat post
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