LA MIA VITA E’ UNO ZOO
(MENJAMIN MEE – 2012)
MONDADORI
Allora, ho sempre pensato che, quando da un libro
viene tratto un film, se il libro ti è piaciuto, difficilmente il film non ti
deluderà. Ebbene, da questo libro è stato tratto un film con Matt Damon e
Scarlett Johansson. Io, per non rischiare l’ennesima delusione cinematografica,
il film non l’ho visto. Ma chissà, magari potrebbe essere una rivelazione ….
In pillole:
In pillole:
Questa è una storia vera. La storia
di Benjamin, giornalista inglese freelance che, insieme alla moglie Katherine
ed ai due figli piccoli, lascia Londra per trasferirsi in campagna, nella
Francia del sud, per una nuova
vita in mezzo alla natura, lontano dai ritmi frenetici della città.
Tutto è bellissimo, ma Katherine si
ammala di una grave malattia … potrebbe essere l’inizio della fine, invece è
l’inizio … di un nuovo inizio. Mentre Katherine combatte contro la sua
malattia, Benjamin e la sua famiglia (la mamma e i fratelli) decidono di
inseguire un sogno: scoprono che il
Dartmoor Zoological Park, uno zoo che si
trova nel Devon, è in vendita e decidono di acquistarlo. E’ l’inizio di una
grande avventura: lo zoo sta andando in rovina, c’è tantissimo lavoro da fare,
bisogna gestire la burocrazia, trovare i collaboratori, convincere le banche a
finanziare il progetto e, soprattutto, imparare a convivere con animali di ogni
tipo. I nostri protagonisti non si fanno davvero mancare nulla: giaguari che
tentano di evadere, puma litigiosi, branchi di lupi. Per Ben e la sua famiglia
lo zoo diventa una nuova ragione di vita, anche e soprattutto nel momento in
cui la malattia di Katherine degenera. E’ la vita che continua, nonostante
tutto ….
Temi: qui si parla di affetti, della forza
invincibile di una famiglia che, unita in un sogno, riesce a realizzarlo. Si
parla della vita e, purtroppo, anche della morte … che arriva ingiusta e troppo
presto. Si parla del coraggio di un marito e di un padre e della forza di una
donna la cui presenza aleggia costante in tutto il racconto, nonostante il destino
l’abbia portata via troppo presto.
Leggilo
se:
- Ti
piace lo stile “giornalistico” ed il modo di narrare un po’ “asciutto”, in
alcuni punti quasi da cronaca
- Ami
le storie vere
- Almeno
una volta hai pensato di mollare tutto e ricominciare da capo, facendo
qualcosa di completamente diverso
Non
leggerlo se:
- Vuoi a tutti i costi il lieto fine … e lo vuoi
a 360 gradi
- Non apprezzi lo humour inglese
- Non ami gli animali, detesti la vita di
campagna e anche solo l’idea di avere un pesce rosso in casa ti manda in
ansia
Veniamo
a noi:
il libro è davvero la cronaca di una
grande avventura … dico “la cronaca” perché l’autore è un giornalista e, come
tale, approccia la storia. L’acquisto dello zoo, il lavoro per farlo rinascere
e per far sì che il progetto possa avere un futuro, nonostante le difficoltà e
lo scetticismo di molti. Quello che colpisce è il modo in cui la tragica
vicenda della malattia di Katherine sia, contemporaneamente, in sottofondo e in
primo piano … Benjamin Mee è un marito e un padre che affronta una prova
difficilissima e un grande dolore, ma nonostante questo (o forse proprio per
questo!) trova il coraggio e la forza di realizzare un sogno. Un
insegnamento prezioso, oggi più che mai.
La Frase che mi piace: “La cosa più sorprendente sul nostro nuovo ambiente fatto di alberi,
spazi aperti e laghi era che avevamo effettivamente tigri, leoni e lupi che ci
osservavano nascosti tra il fogliame”.
Recensito
da: Emanuela per The
Social Reading - Librotherapy
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