Questa notte non ho dormito bene...anzi non ho
praticamente chiuso occhio perché prima di spegnere la luce ho finito di
leggere “Non dirmi
che hai paura” di Giuseppe Catozzella.
Una farfalla in copertina, così come farfalla che
si libra leggera è Samia, la giovane di Mogadiscio protagonista di questo
libro.
Samia viene da un Paese dove tutto è difficile
ma ha una passione che le da una forza enorme e la fa lottare strenuamente: la corsa.
Sì, Samia è un’atleta, di quelle vere, che ti
fanno capire il potere salvifico dello sport anche in situazioni estreme.
Samia deve correre con il burqa, lo deve fare
di notte perché di giorno non si può.
Perde gli affetti più cari a causa di una guerra
religiosa insensata ma decide di andare avanti, lotta lotta e lotta ancora, sempre.
Inizia a vincere alcune gare, perché è
velocissima, perché ha un vero talento nonostante le sue gambe a stuzzicadente,
ma per andare avanti e vivere il suo sogno deve lasciare la sua terra, con
tutto il dolore che questo comporta.
Samia a 17 anni partecipa alle Olimpiadi di Pechino, una
maglietta bianca, delle scarpe malconce e una fascia per il sudore sono tutto
la sua attrezzatura tecnica in un mondo ipermoderno e all'avanguardia.
Il suo sogno sono le Olimpiadi di Londra del
2012, ha capito che ce la può fare, che si deve allenare, si deve potenziare,
deve correre!
Ma, anche se sei un’atleta vera, il fatto di
vivere in un Paese devastato dall'odio e dalle ostilità è un ostacolo quasi
insormontabile.
Non c’entri più tu, la tua forza, il tuo
coraggio, la tua determinazione...c’entra solo che il destino, o il caso, o la
sorte, ti hanno giocato un brutto tiro: sei nata nel posto sbagliato.
Samia lascia quindi la sua amata terra per farcela,
va nella vicina Etiopia, ma anche qui capisce ben presto che non può stare: la
Somalia non le manda i documenti e Samia è una clandestina che non può quindi
allenarsi!
Resta un’unica
soluzione, il Viaggio.
Il Viaggio ti mette nelle mani di avidi e
spietati trafficanti di uomini, il Viaggio ti sottopone a condizioni
inimmaginabili, disumane, ma, se ti va bene, ti conduce in Paesi dove potrai ricevere asilo
politico; l’Italia e l’Europa tutta sono un sogno di libertà per chi vive in
questi posti.
Samia, giovane combattente, sola e piccola come
non lo è mai stata, racimola i soldi necessari e va.
Il Viaggio è l’inferno sulla Terra, se un
inferno esiste credo non possa essere peggio di così.
Dovete leggere questo libro per capirlo, non
posso trovare le parole per raccontarlo.Non ce la faccio.
Siamo portati a pensare - per sopravvivere - che dopo la tempesta torna
sempre il sereno.
Ma non siamo in un film americano, siamo dentro
al racconto di una vita che parte dall'Africa più devastata e martoriata.
Samia non arriverà mai in Italia, non
parteciperà mai alle Olimpiadi di Londra, perché questa è una storia vera, che
trovate sui giornali, e il suo finale no, non si può più cambiare.
LEGGILO e capirai quanto sei fortunato,
davvero.
Forse da oggi guarderai con occhi diversi le
immagini dei barconi che arrivano a Lampedusa, forse ti scoprirai più umano,
forse capirai che tutti dobbiamo fare la nostra parte per far sì che non ci
siano altre Samia.
Grazie Giuseppe Catozzella per averci
raccontato la storia di questa guerriera.
LEGGILO e capirai quanto sei fortunato, davvero.
RispondiEliminaForse da oggi guarderai con occhi diversi le immagini dei barconi che arrivano a Lampedusa, forse ti scoprirai più umano, forse capirai che tutti dobbiamo fare la nostra parte per far sì che non ci siano altre Samia.
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