Non
lasciarmi
Kazuo
Ishiguro
Einaudi
INTRO:
Il libro di cui vi parlo oggi è un
romanzo molto particolare, un romanzo che narra una realtà distopica che mai
vorremmo vedere realizzata, descritta con una sensibilità molto vicina a quella
orientale e un occhio clinico tipico dell’uomo occidentale, un mix che
identifica questo scrittore, inglese ma di origini nipponiche, e non potrà
lasciarvi indifferenti.
In pillole:
Kathy, Tommy e Ruth sono grandi amici.
Tutti e tre vivono a Hailsham, un collegio molto particolare, in cui vengono
allevati e istruiti i futuri donatori e assistenti. Ma chi sono queste due
figure? E qual è il significato profondo che si cela dietro queste due comuni
parole? Attraverso la voce di Kathy ripercorreremo la sua storia e quella dei
suoi due più cari amici, una storia d’amore e amicizia, di separazione e
dolore, di impotenza di fronte a un destino ineluttabile, sullo sfondo di una
realtà terribile, vero e proprio incubo del genere umano di cui solo noi
potremmo essere artefici.
Temi:
Trattandosi di un romanzo distopico,
il libro spinge il lettore a riflettere sulla società umana e sulle possibili implicazioni che il progresso può avere sulle nostre
vite. Chi si accinge a leggere questo romanzo, si troverà di fronte a un mondo
creato da noi uomini in cui vengono allevate copie di esser umani alla stregua
di piantagioni di organi utili per debellare malattie e far progredire le
nostre conoscenze. Ma questi essere umani di serie B sognano, pensano, amano
come noi. Inevitabile dunque la riflessione anche sul concetto di anima e sulle capacità dell’uomo, clone o no, di
provare sentimenti ed emozioni.
Leggilo se:
- Ami
fronteggiarti con il genere distopico e, in generale, con i libri che si
basano sul concetto del “What if”
- Ami le
storie d’amore insolite ma che riescano a commuoverti comunque
- Cerchi
una lettura che ti faccia riflettere
Non leggerlo se:
- Sei in
cerca di letture leggere
- Non ami
la letteratura giapponese o di ispirazione orientale
Veniamo a noi:
Non lasciarmi è un libro
che colpisce E fa male. La storia parte in medias
res e non dà modo di orientarsi nel mondo di Kathy, la narratrice di questa
struggente storia, lasciandoti in balia delle tue emozioni e dei tuoi dubbi e
pensieri. Mi sono accostata al libro perché me ne avevano parlato come un
romanzo in cui si narrava di un mondo dove esistevano dei cloni, esseri umani
di serie B utilizzati per scopi scientifici e curativi. In realtà Non lasciarmi
è molto di più. Si tratta di una grande storia di
amore e amicizia, di dolore e abbandono. I personaggi non danno mai una reale
percezione della loro condizione di “donatori”, quasi dando per scontato cosa
noi sappiamo (che in realtà è molto poco) e questo fa si che in un certo qual
modo si dimentichi chi siamo realmente i ragazzi di Hailsham e si viva una
storia dai canoni universali, una storia in cui potersi riconoscere e rivivere
sensazioni. Ed è forse qui che sta la grandezza del romanzo. Kathy, Tommy e
Ruth come tutti gli altri “assistenti” e “donatori” sono esclusi dalla società
salvo quando il loro corpo si ritiene necessario per scopi indicibili. Eppure
loro non potrebbero apparire più umani di così. E’ la loro umanità a dare il
segno di quanto orribile sia la realtà in cui vivono. Ci si commuove, si soffre
e si ama con loro e così facendo Ishiguro annulla qualsiasi distanza e
differenza, anche quelle più estreme e compie un’acuta critica alla società, portando il tutto a terribili estremi. Sono
l’amore e le emozioni che provano i personaggi di questo incredibile romanzo a
dare prova tangibile di come l’uomo sia
lui stesso causa di tutti i suoi mali.
In epoche in cui la scienza e il
progresso sembrano essere l’unica via e tutto ciò che conta, Non
lasciarmi è un invito a riflettere su cosa siamo realmente: non solo
carne, non solo muscoli e arti, non solo cervello, ma persone (o anime, scegliete voi il termine che
preferite) in cerca di un posto nel mondo e di qualcuno che non ci abbandoni
mai…
La Frase che mi piace:
Rimanemmo così,
sulla sommità di quel capo, per quello che ci sembrò un tempo infinito,
abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci
contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci
tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non
essere spazzati via nella notte.
Recensito da: Strawberry per The
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