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martedì 6 novembre 2012

A casa - Toni Morrison - Frassinelli 2012


A CASA
(TONI MORRISON - 2012)
Frassinelli

Ho preso questo libro perché avevo letto una bella recensione che ne parlava e ho scoperto molto di più di un semplice racconto, ho trovato una scrittrice unica, speciale.


Chi è Toni Morrison:
Toni Morrison è nata a Lorain, nell’Ohio, da una famiglia di operai nel 1931. Premio Nobel per la letteratura nel 1993, è la più importante scrittrice afroamericana contemporanea, prima donna di colore a ottenere questo riconoscimento.
Toni Morrison ha contribuito a riscrivere e a diffondere la storia della sua comunità, dando voce in particolare alle donne, protagoniste silenziose di secoli di oppressione.
Insegna all’università di Princeton. È autrice di libri che sono ormai pietre miliari della letteratura anglosassone. Nel 2012 il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama le ha consegnato la Medal of Freedom, la massima onorificenza civile negli USA.

In pillole:  
Frank Money è un superstite di guerra, quella guerra in Corea di cui pochi parlano, come se fosse una guerra di serie B, ma che ha lasciato segni profondi in chi l’ha vissuta.
Frank è ferito dentro, ha perso tutto: i migliori amici che ha visto morire e la stima di se stesso, la sua identità.
Frank fatica a capirsi e perdonarsi per essersi perso.
Solo la sorella in pericolo gli permetterà di uscire dal torpore della mente e di sentirsi ancora utile.
Grazie a Cee, la sorella minore che ha passato la vita ad essere vittima inerme degli altri (la nonna, il marito, il datore di lavoro...), Frank potrà riappropriarsi di sè, della sua terra d’origine e della sua storia.
E questo percorso porterà i due fratelli a riconoscersi e ricongiungersi, come due animali che si leccano le ferite a vicenda.

Temi: la guerra, i soprusi, il dolore della mente.
Il tutto su uno sfondo di razzismo ancora persistente nell’america degli anni ’50.
Tutto ciò però è accennato, non aspettatevi un racconto in cui vi si spiegano letteralmente le cose, dovete intuirle, sentirle, capirle con la vostra parte più intima.
A me, che la guerra non l’ho mai vissuta, questa scrittura me l’ha fatta in parte – credo - intuire: frasi che restano sospese, una scrittura fatta di sprazzi, frammenti, come bombe lanciate qua e là.




Leggilo se:
  • Vuoi iniziare a conoscere una scrittrice impegnata ed impegnativa
  • Vuoi provare a capire come la guerra distrugge le menti e i corpi delle persone
  • Hai voglia di scoprire un nuovo significato di CASA, di radici (Home)

Non leggerlo se: sei alla ricerca di un libro spensierato

Veniamo a noi: Quanto gli eventi ci modificano, ci rovinano, fanno di noi persone diverse da come eravamo?
E c’è sempre una speranza di redenzione?
Una famiglia anaffettiva provoca dei danni alla nostra personalità, la guerra ci distrugge dentro e fuori, il razzismo annulla la nostra autostima...ma si può fare ancora qualcosa per non soccombere agli eventi e mettere insieme i pezzi di una vita che sembra irrimediabilmente distrutta? Questo racconto ci dà una speranza, ci fa intravedere una  piccola luce in fondo al tunnel, un cammino fatto di un ritorno alle origini, alla propria terra, alla solidarietà operosa dei nostri simili e ad un gesto simbolico, la creazione di un quilt che serve ad unire tutti i pezzi della nostra vita passata prima di farceli mettere via definitivamente.


La Frase che mi piace: “I veterani classificavano le battaglie e le guerre secondo il numero di vittime (...). Più erano i morti, maggiore era il coraggio dei combattenti, non la stupidità dei comandanti.”


1 commento:

  1. Non conoscevo questo romanzo...davvero una storia da leggere per approfondire di più tematiche ed eventi storici spesso trascurati...

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